Continuo a postare manicaretti degli ultimi mesi: queste squisite cipolline in agrodolce risalgono all'inverno scorso...
Se avete dell'aceto balsamico da consumare questa ricetta fa al caso vostro: noi qui adoriamo la cipolla in tutte le salse!!!
Ingredienti
500 gr cipolline
50 ml aceto balsamico
30 gr zucchero
30 gr burro
sale qb
Fondere il burro con 10 gr di zucchero.
Aggiungere l'aceto balsamico e, a seguire, le cipolle.
Regolare con un mestolo di acqua.
Cuocere con il coperchio a fiamma bassa per 40 minuti.
Mi chiamo Cristina, per gli amici BB. Sono uno storico dell’arte e lavoro a Venezia. Fin da piccola mi sono sempre dilettata in cucina: un filo sottile lega la mia vita ai fornelli. Nel 2009, assieme al mio principe azzurro, mi sono diplomata Sommelier Nazionale Fisar. Il 29 luglio 2011 è nata Sophie: tra una poppata e l’altra ho iniziato a sperimentare nuove ricette rigorosamente testate dal maritino. Nel 2014 è arrivato anche il piccolo Francesco! Così è nato questo ricettario virtuale :-)
Grazie per essere passata/o di qua!
martedì 2 giugno 2015
Pizza napoletana con licoli (lievito madre in coltura liquida)
Guardate cosa sono riuscita a fare con il mio Thomas (licoli)!!!
Questa meravigliosa pizza dal gusto unico: è proprio vero, chi si avventura nel lievito madre poi non lo abbandona più!
Ho seguito la ricetta del mitico Vittorio di Viva la focaccia che riporto anche qui sotto: con queste dosi vi escono 3 pizze da 30 cm di diametro.
In ogni caso una bontà!!!
Ingredienti (per 3 pizze rotonde da 30 cm)
Acqua a t° ambiente (io circa 400 gr)
18 gr sale
510 gr farina 00 a medio contenuto di glutine
45 gr lievito naturale (licoli)
1,5 gr lievito di birra secco (opzionale) oppure 3,5 gr di lievito di birra fresco (opzionale)**
**Il lievito di birra è opzionale ed è consigliato per quei lieviti naturali appena nati che hanno bisogno di un po' di spinta.
Rinfrescate il lievito naturale e lasciatelo sviluppare per 3-4 ore in modo che raggiunga la massima forza.
Mischiare 75% della farina con l'acqua a t° ambiente.
Aggiungere il lievito naturale e, il lievito di birra (opzionale).
Impastare per 5 minuti.
Aggiungere il sale e impastare per 2 minuti.
Coprire bene l'impasto e lasciare riposare per 20 minuti.
Questo facilita il processo di autolisi che è fondamentale per ottenere una pasta bella elastica.
Riprendere ad impastare e aggiungere la farina a poco a poco.
Impastare per 20 minuti.
Spegnere l'impastatrice: noterete che l'impasto è molto umido.
Rovesciare l'impasto sul tavolo da lavoro e lasciatelo riposare per 20 minuti.
Dopo questo tempo noterete che l'impasto è molto più asciutto.
Spettate l'impasto in pezzi da 300 gr.
Formate una pallina, ungete con un po' di olio un contenitore da frigo e riponete l'impasto a riposare per qualche minuto.
Coprite il contenitore e mettetelo in frigo per 24-48 ore.
Potete lasciarlo in frigo anche fino a 6 giorni.
Durante la lievitazione lenta nel frigo, i batteri lattici contenuti nel lievito naturale decompongono l'amido della farina e forniscono alla pasta un gusto buonissimo, mentre il processo di lievitazione (formazione di anidride carbonica) viene rallentato dal freddo.
Tirare fuori i contenitori dal frigo.
Spolverare il tavolo da lavoro con un po' di farina.
Rovesciate le palle di pasta sul tavolo, copritele bene e lasciarle lievitare per 90-120 minuti.
Con i polpastrelli stendete con delicatezza l'impasto e condite a piacere.
La pizza va cotta, su pietra refrattaria o su teglie perforate, in forno preiscaldato a 250-300 gradi per 5-7 minuti.
Questa meravigliosa pizza dal gusto unico: è proprio vero, chi si avventura nel lievito madre poi non lo abbandona più!
Ho seguito la ricetta del mitico Vittorio di Viva la focaccia che riporto anche qui sotto: con queste dosi vi escono 3 pizze da 30 cm di diametro.
In ogni caso una bontà!!!
Ingredienti (per 3 pizze rotonde da 30 cm)
Acqua a t° ambiente (io circa 400 gr)
18 gr sale
510 gr farina 00 a medio contenuto di glutine
45 gr lievito naturale (licoli)
1,5 gr lievito di birra secco (opzionale) oppure 3,5 gr di lievito di birra fresco (opzionale)**
**Il lievito di birra è opzionale ed è consigliato per quei lieviti naturali appena nati che hanno bisogno di un po' di spinta.
Rinfrescate il lievito naturale e lasciatelo sviluppare per 3-4 ore in modo che raggiunga la massima forza.
Mischiare 75% della farina con l'acqua a t° ambiente.
Aggiungere il lievito naturale e, il lievito di birra (opzionale).
Impastare per 5 minuti.
Aggiungere il sale e impastare per 2 minuti.
Coprire bene l'impasto e lasciare riposare per 20 minuti.
Questo facilita il processo di autolisi che è fondamentale per ottenere una pasta bella elastica.
Riprendere ad impastare e aggiungere la farina a poco a poco.
Impastare per 20 minuti.
Spegnere l'impastatrice: noterete che l'impasto è molto umido.
Rovesciare l'impasto sul tavolo da lavoro e lasciatelo riposare per 20 minuti.
Dopo questo tempo noterete che l'impasto è molto più asciutto.
Spettate l'impasto in pezzi da 300 gr.
Formate una pallina, ungete con un po' di olio un contenitore da frigo e riponete l'impasto a riposare per qualche minuto.
Coprite il contenitore e mettetelo in frigo per 24-48 ore.
Potete lasciarlo in frigo anche fino a 6 giorni.
Durante la lievitazione lenta nel frigo, i batteri lattici contenuti nel lievito naturale decompongono l'amido della farina e forniscono alla pasta un gusto buonissimo, mentre il processo di lievitazione (formazione di anidride carbonica) viene rallentato dal freddo.
Tirare fuori i contenitori dal frigo.
Spolverare il tavolo da lavoro con un po' di farina.
Rovesciate le palle di pasta sul tavolo, copritele bene e lasciarle lievitare per 90-120 minuti.
Con i polpastrelli stendete con delicatezza l'impasto e condite a piacere.
La pizza va cotta, su pietra refrattaria o su teglie perforate, in forno preiscaldato a 250-300 gradi per 5-7 minuti.
Pane arabo con esubero di licoli
...Ma quanto tempo è passato?????
Sono allibita dalla mia latitanza, ma con i bimbi, il lavoro, la DIETA (eh sì, quella seria con tanto di medico!!) e il maritino lontano è impossibile trovare un po' di tempo da dedicare alla cucina.
A volte mi sembra di boccheggiare proprio come i pesci fuori dall'acqua: i ritmi di questa vita sono velocissimi, speriamo di tenere botta!
Ho approfittato di questo ponte - santissimoooooo ponte! - per dedicare qualche ora al mio antistress preferito: impastare!
Sto testando il mio licoli (lievito madre in coltura liquida) nato il 2 dicembre del 2014 :-) e mi sta dando grandissime soddisfazioni.
Domenica ho provato a fare il pane arabo con esubero ed è venuto buonissimo!!
La dietologa mi ha prescritto per pranzo e cena 50 gr di pane comune: vuoi mettere il MIO pane super bio rispetto a quello comprato, ai crackers, fette biscottate o altro?
Ho seguito la ricetta, che riporto qui sotto, di Pat di Pan di pane, una grandissima maestra ed esperta di panificazione: buttatevi nel mondo del licoli e sperimentate anche voi questa ricetta!
Ingredienti (per 8 panini arabi)
500 gr farina di grano tenero 0
220 gr acqua
170 gr licoli
20 gr olio evo
12 gr sale
Sciogliete o tagliuzzate il lievito che usate nell'acqua, mescolate bene e iniziate ad inserire la farina. Fate assorbire bene ed aggiungete il sale. Impastate un attimo e lasciate qualche minuto riposare coperto da una ciotola a campana (in modo da coprirlo e non lasciarlo seccare).
Riprendete ad impastare inserendo l'olio, facendo sempre qualche breve pausa. Si incorderà perfettamente senza fatica ed in breve tempo anche lavorandolo a mano.
Coprite bene e fate riposare a temperatura ambiente (24-27°C) per circa 1 ora o più se vi torna più comodo.
Ripiegate l'impasto se vi sembra che abbia bisogno di un rinforzo e dividete in panetti da 120 gr circa, ne usciranno 8.
Fate le paline, con il metodo di mozzatura della mozzarella, cioè tenete in mano con pollice ed indice ad anello e spingete l'impasto all'interno con l'altra mano poi chiudete stringendo.
Mettete a riposare coperti fino a raddoppio del volume.
Se per motivi organizzativi volete prolungare questa lievitazione potete metterli in frigorifero anche una notte.
Scaldate intanto il forno a 240°C con all'interno la placca da cottura in modo che si riscaldi parecchio.
Prendete le singole palline e sul piano infarinato stendendole con il mattarello ottenendo una forma ovale.
Mettetele a riposare l'una sull'altra infarinando per non farle attaccare tra loro.
Quando il forno arriva in temperatura, attendete qualche minuto perché si stabilizzi bene,
estrarre leggermente la placca e metterne 4-5 alla volta a cuocere, richiudere subito per non perdere calore.
Cuocere per 5-8 minuti, si gonfieranno come palloncini, devono cuocere ma non prendere colore e seccare.
Se così fosse tenere la placca più in basso nel forno.
Estrarle ed infornare subito le altre, fino a cuocerle tutte.
Per farcirle basta tagliarle a metà perché si presenteranno come delle tasche pronte da essere farcite a vostro gusto.
Si conservano avvolte in un sacchetto di carta fino a raffreddamento e poi è meglio tenerle in un sacchetto o scatola di plastica per non farle asciugare e perderne la morbidezza.
Sono allibita dalla mia latitanza, ma con i bimbi, il lavoro, la DIETA (eh sì, quella seria con tanto di medico!!) e il maritino lontano è impossibile trovare un po' di tempo da dedicare alla cucina.
A volte mi sembra di boccheggiare proprio come i pesci fuori dall'acqua: i ritmi di questa vita sono velocissimi, speriamo di tenere botta!
Ho approfittato di questo ponte - santissimoooooo ponte! - per dedicare qualche ora al mio antistress preferito: impastare!
Sto testando il mio licoli (lievito madre in coltura liquida) nato il 2 dicembre del 2014 :-) e mi sta dando grandissime soddisfazioni.
Domenica ho provato a fare il pane arabo con esubero ed è venuto buonissimo!!
La dietologa mi ha prescritto per pranzo e cena 50 gr di pane comune: vuoi mettere il MIO pane super bio rispetto a quello comprato, ai crackers, fette biscottate o altro?
Ho seguito la ricetta, che riporto qui sotto, di Pat di Pan di pane, una grandissima maestra ed esperta di panificazione: buttatevi nel mondo del licoli e sperimentate anche voi questa ricetta!
Ingredienti (per 8 panini arabi)
500 gr farina di grano tenero 0
220 gr acqua
170 gr licoli
20 gr olio evo
12 gr sale
Sciogliete o tagliuzzate il lievito che usate nell'acqua, mescolate bene e iniziate ad inserire la farina. Fate assorbire bene ed aggiungete il sale. Impastate un attimo e lasciate qualche minuto riposare coperto da una ciotola a campana (in modo da coprirlo e non lasciarlo seccare).
Riprendete ad impastare inserendo l'olio, facendo sempre qualche breve pausa. Si incorderà perfettamente senza fatica ed in breve tempo anche lavorandolo a mano.
Coprite bene e fate riposare a temperatura ambiente (24-27°C) per circa 1 ora o più se vi torna più comodo.
Ripiegate l'impasto se vi sembra che abbia bisogno di un rinforzo e dividete in panetti da 120 gr circa, ne usciranno 8.
Fate le paline, con il metodo di mozzatura della mozzarella, cioè tenete in mano con pollice ed indice ad anello e spingete l'impasto all'interno con l'altra mano poi chiudete stringendo.
Mettete a riposare coperti fino a raddoppio del volume.
Se per motivi organizzativi volete prolungare questa lievitazione potete metterli in frigorifero anche una notte.
Scaldate intanto il forno a 240°C con all'interno la placca da cottura in modo che si riscaldi parecchio.
Prendete le singole palline e sul piano infarinato stendendole con il mattarello ottenendo una forma ovale.
Mettetele a riposare l'una sull'altra infarinando per non farle attaccare tra loro.
Quando il forno arriva in temperatura, attendete qualche minuto perché si stabilizzi bene,
estrarre leggermente la placca e metterne 4-5 alla volta a cuocere, richiudere subito per non perdere calore.
Cuocere per 5-8 minuti, si gonfieranno come palloncini, devono cuocere ma non prendere colore e seccare.
Se così fosse tenere la placca più in basso nel forno.
Estrarle ed infornare subito le altre, fino a cuocerle tutte.
Per farcirle basta tagliarle a metà perché si presenteranno come delle tasche pronte da essere farcite a vostro gusto.
Si conservano avvolte in un sacchetto di carta fino a raffreddamento e poi è meglio tenerle in un sacchetto o scatola di plastica per non farle asciugare e perderne la morbidezza.
Iscriviti a:
Post (Atom)